“Faida” il nuovo singolo dei: Train To Roots

Faida è il nuovo singolo dei Train To Roots. Si tratta di una dichiarazione di guerra culturale e civile contro ogni forma di abuso, speculazione e mentalità mafiosa. Il brano è un richiamo alla mobilitazione delle coscienze contro la svendita delle risorse naturali, dei diritti e dei valori.

Con sonorità profonde e radicate nel reggae militante, la band denuncia con forza la logica del profitto a scapito della dignità, del territorio e delle comunità. Il testo, crudo e diretto, è un grido collettivo contro l’ingiustizia, una miscela di denuncia sociale e appartenenza culturale, con forti riferimenti alla Sardegna natia, alla sua lingua e alla sua memoria musicale.

Su una base ritmica composta da un basso foundation e una batteria breakbeat, si intrecciano atmosfere dub e melodie vocali acide e rappate. Il tutto confezionato, come sempre, in maniera analogica al Roble Factory Studio di Alghero. Il risultato è un brano che conferma la capacità dei Train To Roots di fondere radici e attualità, musica e messaggio.

Faida è disponibile su Spotify e sulle altre piattaforme digitali per Roble Records.



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CREDITI:

Musica e testi: Leardi – Bolelli – Pireddu
Voce: Simone Bujumannu Pireddu
Basso e cori: Giampaolo Jambo Bolelli
Batteria: Tommaso Pol Gieri
Chitarra: Stefano Stiv Manai
Tastiere: Antonio PpNt Leardi
Prodotto da Antonio Leardi – Roble Factory
Registrato e mixato al Roble Residential Recording Studio di Alghero
Masterizzato da Simone Squillario
Label: Roble Records


Roble Records

Roble Records è la naturale estensione dell’esperienza maturata da Roble Factory nel mondo della produzione creativa. L’etichetta discografica nasce da una comunità artistica basata sulla collaborazione e la sperimentazione nel campo della produzione musicale, della creazione di contenuti audiovisivi, del management, del branding, della distribuzione digitale e del booking.


BIOGRAFIA

Train To Roots

Nati in Sardegna nel 2004, i Train To Roots sono ormai da tempo una delle band più rinomate della scena reggae italiana e hanno conquistato il pubblico di centinaia di concerti in tutta Europa. Caratterizzati da una maturazione costante e da live esplosivi, nella loro discografia hanno mantenuto un mix particolare di stili e lingue, in cui trovano spazio le varie sfumature della musica giamaicana e della black music con testi impegnati e divertenti in italiano, sardo e inglese.
Iniziano il loro percorso con l’album di debutto omonimo Train To Roots (2005), a cui segue Terra e acqua (2008) con i featuring di Sargento Garcia e Ranking Joe, e che sarà rieditato nel 2009 con due bonus track, tra cui una collaborazione con Errol Bellot. Successivamente pubblicano Breathin’ faya (2011) e Growing (INRI, 2014) che segna un punto di svolta per la band che porta un nuovo modo di lavorare e introduce nuovi stili della musica nera.
Il quinto disco Home (INRI, 2016), distribuito globalmente attraverso VPAL Music, vede la partecipazione dei connazionali Clementino, Madh, Levante e Lion D, oltre agli spagnoli Aspencat e Auxili. Il loro sesto lavoro è Declaration N° 6, (INRI, 2017) composto da undici tracce inedite arricchite dalla preziosa partecipazione di Bunna, leader e voce degli Africa Unite, e del cantautore milanese Eugenio Finardi.
I Train To Roots in questi diciotto anni di carriera hanno incorporato alla loro musica numerosi elementi contemporanei e affrontato diversi cambiamenti in una crescita continua che nel 2019 li porta a indirizzare il treno nuovamente verso le radici in senso ampio, con un ritorno al roots reggae cantato in sardo e italiano, come si può ascoltare nel loro ultimo album Ancora Qui.


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