RADIO RIOT – SUBCULTURE (Free Download)

RADIO RIOT SUBCULTURE!

RADIO RIOT – SUBCULTURE

(FREE DOWNLOAD)

COMUNICATO STAMPA
– RADIO RIOT –

E’ USCITO SUBCULTURE – Roma, Remotti, l’Africa e l’amore sono solo alcuni dei molti temi affrontati nelle undici tracce dal duo Romano

AMORE E SUBCULTURE. Questo lo slogan che Radio Riot, duo reggae romano, porta in giro per i live di presentazione del primo lavoro scaricabile in free download o ascoltabile interamente su SoundCloud.
Subculture. Undici tracce che più che un cd rappresentano un piccolo manuale di sopravvivenza alla quotidianità dell’ovvio che vuole ogni testa ugualmente non pensante.
Un cd da “buonisti”, parola che tanto va di moda oggi tra social e tv, tra una ruspa e l’altra.
Un percorso nel quale, il duo reggae, vi accompagna in un volo pindarico attraverso argomenti attuali (come Mama Africa, secondo estratto dell’EP, che parla della paura dell’uomo bianco verso il Continente Nero, o Flower Against Babylon, ovvero della mafia che c’è dietro il proibizionismo), passando per pezzi legati alla forza dei sogni e all’amore (come Madame o No More Tears), a pezzi generazionali (come Generazione Q e Just a Girl).
Due le collaborazioni per il disco, registrato a Cerveteri presso lo studio Recording 111 di Giorgio Paoni, la prima con il cantautore romano Simone D’Arienzo, in Generazione Q e l’altra con Manlio Calafrocampano, nel pezzo 1312, incluso anche nel suo EP Babylondon, registrato a Londra lo scorso anno.
C’è spazio anche per Roma e per omaggiare uno dei personaggi più rappresentativi del ‘900 romano, da poco scomparso, Remo Remotti. I Radio Riot, infatti, con il pezzo Mamma Roma, ripercorrono la nota poesia di Remotti, parlando della bellezza di Roma, nonostante Mafia Capitale, leggi assurde di ordine pubblico e la lascività con cui vengono affrontate le cose.
Unica traccia che si allontana dal mondo reggae, è Isra Hell (primo singolo, per altro, colonna sonora della manifestazione Pro Palestina, organizzata lo scorso settembre presso il Teatro Lo Spazio di San Giovanni, dagli stessi Radio Riot in collaborazione con i Falla Grossa, che ha visto sfilare sul palco gran parte dei canterini della scena romana e non). Un brano dubstep, dai colori forti che parla del conflitto Israelo Palestinese. Il duo spiega così il perché di questa scelta < Il reggae è amore, è un bambino che canta, è colori vivi, gioia. In Palestina l’amore è soffocato, i bambini muoiono e l’aria è grigia per colpa delle bombe, non ci può essere reggae.>
Radio Riot, che in questi giorni, oltre la musica, è impegnata anche nella preparazione di uno spettacolo teatrale sui fatti della Scuola Diaz del G8 2001, in collaborazione con Radio Popolare Brescia, ha da subito improntato i suoi live sul connubio tra le liriche sporche e veloci di Randagio e i toni fortemente black di Sista Safira, a cui aggiungere spirito di ribellione ed impegno sociale perché a detta loro “l’arte non può non essere politica. Tutto ciò che scuote la coscienza delle persone, tutto ciò che dà un punto di vista diverso è politica ed un arte che non scuote le coscienze e non sa vedere oltre non è arte”.
Per il momento il duo, sta portando in giro il live set di presentazione dell’ep SUBCULTURE ma sono previste belle novità nei prossimi mesi < Grazie alla fusione di Radio Riot con i Ninos de Rua, band con la quale canto proponendo repertorio di cover Reggae, Rock & Blues, e Soul – spiega Sista Safira – riproporremo l’EP interamente live con una band che al momento conta 6 elementi ma è in continua crescita>
Al momento su youtube è possibile visionare i videoclip di Isra Hell e di Mama Africa, realizzato grazie alla collaborazione con la comunità nigeriana di Ladispoli.

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PER ASCOLTARE LE SINGOLE TRACCE SU SOUNDCLOUD: (Clicca Qui)
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BIOGRAFIA

Sista Safira, nasce e cresce nella musica tra Genesis, Pink Floyd, U2, Battisti, De Andrè, Bob Marley e Manu Chao. Appassionata di musica cantautoriale si lascia rapire dalle parole e della poesia cominciando così ad abbozzare testi. Passa un’estate girovagando e suonando per l’Irlanda tra marciapiedi e pub, con in tasca un libro, Sulle strade del blues. La conoscenza degli artisti raccontati nel saggio, la inizia verso un percorso che non abbandonerà più. Catturata dalla negritude approfondisce le migliori artiste del soul e del blues da Nina Simone, Etta james, Bessie Smith e poi la sua musa, Janis Joplin, arrivando alla più recente Amy Winehouse, della quale ha la fortuna di conoscere gli strumentisti, con i quali si è esibita, durante un masterclass di musica a Londra, presso il The Institute school of contemporary music, scuola dalla quale uscì la stessa Amy.
Oltre al blues e al soul, si innamora del reggae, in cui comincia a muovere i primi passi grazie all’incontro con Randagio. Ciò che nasce da questo viaggio insieme durato più di un anno è Subculture.
Attualmente è impegnata nel progetto Ninos de Rua e alla relizzazione dello spettacolo teatrale “Incubo di una notte di mezza Estate – ovvero – Radiocronaca di una tortura” sui fatti della Scuola Diaz, durante il g8 di Genova.

Randagio, ha mosso i primi passi nel rap romano all’età di 15 anni con il gruppo Ottava Piaga, divenuto poi Dinastia degli Angeli dopo la fusione con Dj 3D, CaneSecco (allora Reato Mc) e altri 4 elementi.
Anche il teatro è un pallino per il cantante romano, che sfocia nella realizzazione dello spettacolo di teatro canzone “Estremamente Fuori Moda” (con lettura di suoi testi musicati da 13 musicisti sul palco)
La voglia di sperimentazione porta Randagio, dopo 5 anni ad abbandonare le basi del rap per approfondire l’esperienza con suoni reali, tramite la band Embargo, con la quale per tre anni propongono brani cross over inediti in italiano, calcando molti palchi importanti della scena romana.
Dal rock all’elettronica. Tramite la nascita del gruppo Good Vibes, Randagio inizia a occuparsi delle rime, Simone D’Arienzo della parte più melodica e Simone Cimaglia della produzione delle basi. Con questo progetto ottengono un contratto discografico con la Miraloop di Bologna. Il gruppo si scioglie in circostanze misteriose.
Da tre anni il viaggio del Randagio si è fermato nell’ambiente reggae, alla ricerca di continue buone vibes, pur non disdegnando la fusione tra vari generi.
Attualmente sta curando la regia di uno spettacolo dal titolo “Incubo di una notte di mezza Estate – ovvero – Radiocronaca di una tortura”, sui fatti avvenuti nella scuola Diaz la notte del 21 luglio durante il g8 di Genova, in collaborazione con Radio Popolare Brescia.

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VIDEOCLIP SU YOU TUBE

Radio Riot – Mama Africa


Radio Riot – Isra Hell

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CONTATTI:

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