RitmoInLevare intervista la band: Quartiere Coffee

 

RitmoInLevare intervista la reggae band Quartiere Coffee in occasione dell’uscita del loro quinto album.

La band Quartiere Coffee nasce nel 2004 a Grosseto, e dopo venti anni subendo varie vicissitudini sono più vivi che mai.

Dopo il primo disco d’esordio, In-A, uscito nel 2008, seguono il secondo lavoro, Vibratown nel 2010, e nel 2013 pubblicano il terzo album, Italian Reggae Familia, la cui title track ottiene uno strepitoso successo. Dopo varie avversità e un anno di riflessione la band torna con vari singoli fino alla pubblicazione dell’album Conscience nel 2017. Dal 2021 al 2023 la band subisce vari cambiamenti e pubblicando ancore alcuni singoli. Ora dopo venti anni i Quartiere Coffee escono con il loro nuovo album, uscito il giorno 24 maggio scorso per l’etichetta La Tempesta Dub di Paolo Baldini.

Noi di RitmoInLevare da sempre sostenitori della band, siamo curiosi di scoprire cosa si nasconde dietro il nuovo lavoro.


1. Dandovi un caloroso benvenuto sul nostro portale partiamo con la prima domanda, presentateci questo vostro quinto album.

1. “La Mia Terra” è un disco di riflessione, affrontiamo temi di grande attualità e peso, quali appunto la terra, una cosa che ad oggi è diventata non più scontata. Il senso di appartenenza ad un posto, alla casa. Le distanze che separano il passato con il presente, rendendo difficile l’immaginare un futuro. E’ un disco che vede tornare all ostile di “In-A”, quando stili e espressioni linguistiche si alternavano ritmicamente tra le tracce.

2. L’album si intitola “La Mia Terra” da dove nasce questo titolo?

2. “La Mia Terra”, abbiamo pensato alla mia terra come ad una terra comune, appunto la mia terra. Inteso come pianeta, come casa, come posto che si sente affine a noi stessi. E la mia terra appunto è così intesa qua in Italia come in qualsiasi parte del mondo. La mia terra è la mia casa, il mio posto sicuro, e tornando alla risposta precedente, ad oggi una speranza che torni ad essere così.

3. Diteci come si caratterizzano le tracce dell’album.

3. Le tracce sono undici e come detto nella domanda precedente, si rifanno al pieno stile Quartiere.

4. Oltre alla featuring con Finaz della Bandabardò nel brano Mr. Propaganda, ci sono collaborazioni con Forelook, Tonino Carotone e Israel Vibration, diteci come sono nate ed evolute queste combination!

4. Alfredo (Forelook) è un grande amico e già in passato avevamo provato una collaborazione ma per ragioni di tempistiche non fu possibile. Tonino carotone appunto secondo noi impersonificava un pò quel senso di terra di tutti…con il suo vivere “gitano” e libero. Israle Vibration, viene a coronare un percorso lungo un quarto di secolo. Il brano l’ho scritto quando avevo 18 anni (Rootman) e un paio di anni fa avevo deciso di registrarlo nuovamente, e una volta terminato, la connessione con Wiss mi sembrava inevitabile.

5. C’è un particolare che ci volete raccontare che è successo durante la registrazione dell’album?

5. E’ stato un disco “sofferto” composto a distanza, ci inviavamo provini e idee via mail e whatsapp, ma la nostra connessione è sempre forte e in un paio di sessioni tutti insieme è stato finalizzato.

6. Seguirà un tour che porterà il nuovo album sui palchi per ascoltarlo live!

6. A breve annunceremo le date che accompagneranno la promozione del disco.

7. Com’è il panorama della musica reggae in Toscana attualmente, ci sono artisti pronti a farsi conoscere?

7. Il panorama della musica reggae in Toscana, ma così come in Italia, secondo me ha subito un drastico calo e allontanamento. Purtroppo pare che non ci sia stato un ricambio generazionale, questo ha inevitabilmente portato un calo di attenzione e di yard dove promuovere le good vibes.

“Le risposte sono state scritte da: Filippo “Rootman” Fratangeli”

(Sevejah / Servizio stampa RitmoInLevare)