REPORTAGE

9 Novembre 2017

BRIXTON JAMM – LONDRA

SUD SOUND SYSTEM

ETERNAL VIBES EUROPEAN TOUR

Curato da: Antonella Roletto aka Lady Anto inviata RitmoInLevare

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Un venerdì londinese come tanti, io che lotto contro il traffico cittadino per raggiungere il Brixton Jamm, locale leggendario per le jams di reggae jamaicano e internazionale.
Arrivo con qualche minuto di ritardo per incontrare i ragazzi della band storica Sud Sound System. Mi presento un poco intimidita davanti a questi veterinari del reggae, ma loro mi accolgono con grande affetto e mi fanno subito sentire a mio agio.
Mi parlano del loro nuovo album “Eternal Vibes”, una raccolta di sedici pezzi, uno più accattivante dell’altro, con sounds ricercati e innovativi, ma che mantengono sempre il loro inconfondibile marchio sonoro; dancehall puro salentino.
Le featuring in questo album sono da maestri, con il “father del reggae” U-Roy “Indifferenza”, al grande Freddie McGregor “Na Luce”, al più giovane Anthony B “Eternal Vibes” e all’italiano Enzo Avitabile“ Chi Lotterà Vivrà”.
Mi raccontano della loro esperienza al SunFest a Montego Bay in Giamaica, la seconda, vissuta la primavera scorsa, grazie al link creato da Richie Stephens e la The Ska Nation Band con Papa Leu, per produrre e tornare alle basi della musica reggae in Giamaica, dove ormai le nuove generazioni hanno perso un pò la memoria della origine della vera dancehall, lo ska e rocksteady.
La loro visione universale del reggae è anche quello che rispecchia le loro personalità nella vita di tutti giorni, come rispettano qualsiasi essere umano nella sua diversità e provenienza, così sono aperti a qualsiasi nuova sonorità e mix di vibes differenti, che abbiano sempre e comunque un messaggio positivo.
Ma è quando mi parlano del loro appoggio a i vari problemi sociali e di inquinamento che riguardano sopratutto il sud Italia, è proprio allora che i loro occhi e le loro voci si accendono ulteriormente con emozione ed entusiasmo, descrivendo il loro appoggio contro problemi come la TAP e le fabbriche che inquinano la bella terra del Salento. Li ascolto con attenzione e mi accorgo che questi ragazzi amano la loro terra con tutta l’anima e sopratutto la loro gente e la conferma me la daranno successivamente, poche ore dopo, quando li ascolto con altre centinaia di persone durante il loro concerto.
Una miriade di persone, quasi tutti italiani provenienti da parti sparse d’Italia, tantissimi dal sud.
Sono estasiata mentre guardo Terron Fabio, Nandu Popu e Don Rico cantare per loro e con loro, offrendogli una speranza a tutti questi giovani, (emigrati dalla loro terra per cercarsi una vita migliore), che nonostante tutto la loro terra esiste sempre, nonostante tutte le sue contraddizioni e i suoi problemi, ci stanno ancora tante persone che hanno ancora voglia e credono ancora di poterla cambiare e migliorare, per dare la possibilità che forse un giorno non esistano più queste differenze tra nord e sud, che tutti i giovani e non, possano avere la possibilità di trovarsi un lavoro e costruirsi una vita decorosa.
Questa è la musica, per un attimo ci si sente tutti fratelli come se ci conoscessimo tutti, legati da un patrimonio culturale indimenticabile, si Italiani, ma figli del mondo.
Quando torno a casa e ripenso alla serata mi sento arricchita di questa mia esperienza con i Sud Sound System, non solo musicalmente ma anche umanamente, non ho solo conosciuto una delle band storiche italiane, ma sopratutto degli esseri umani veri e speciali.