Son Pascal porta il reggae in Kazakistan

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Son Pascal porta il reggae in Kazakistan

Pasquale Caprino, in arte “Son Pascal”, nato a Capaccio in provincia di Salerno ma originario di Paestum, è un ragazzo che lontano dalla sua Campania trova il successo nientemeno che in Kazakistan, dove oramai è una vera e propria star.
Quella di Pasquale è una storia veramente affascinante, piena di imprevisti e successi inaspettati.
Deciso a tutto pur di sfondare nella musica, un bel giorno decide di abbandonare gli studi e dedicarsi esclusivamente alla musica, dando dispiacere ai suoi genitori che volevano che frequentasse l’università.
Nella sua mente c’è solo la musica, suona con delle band del liceo ma questo non gli basta. Nella sua anima c’è molto di più, così un giorno decide di trasferirsi a Roma dove studia privatamente, poi continua il suo percorso formativo in varie città d’Italia: Napoli, Milano e infine Avigliano Umbro, dove si diploma al “CET” (la scuola di Mogol).
Di lì a poco Pasquale fa uscire un suo album per l’etichetta Universal, ma il lavoro non va come sperato, in Italia ci vuole ben altro, così decide di maturare nuove esperienze e di trasferirsi in Inghilterra, patria dei “Beatles”, i suoi idoli!
Detto, fatto. Con un biglietto di sola andata parte per Londra dove inizia a suonare un po’ ovunque anche per vivere e pagarsi l’affitto. Rimane nella capitale inglese circa due anni durante i quali suona in una cover band dei Beatles impersonando George Harrison, con tanto di travestimento con parrucca e baffi finti.
Fin qui tutto regolare, poi la svolta della vita: il Kazakistan!
Quando meno te lo aspetti nella vita passa il treno della fortuna che però devi essere pronto a prendere al volo: durante uno dei suoi concerti a Roma conosce una ragazza kazaka di nome Dina che durante una cena propone ai vari artisti un invito per affrontare un avventura nell’ex paese dell’Unione Sovietica partecipando ad un talent show. Pasquale non ci pensa due volte e accetta l’invito, anche perché in fondo non ha nulla da perdere e molto da scoprire.
I primi quattro mesi li passa ad esplorare il paese, un luogo in piena evoluzione. Inizia con l’imparare la lingua ufficiale, il russo, ma poi fa ancora di più imparando il dialetto kazako e scoprendo così che la gente del posto è molto socievole.
Dina ha un fratello attore famoso nel suo paese, Anuar, che sta organizzando un talent show sul genere X-Factor. Il programma si svolgerà nella ex capitale Almaty, la più popolosa città del Kazakistan.
Partito con una sola valigia, mentre partecipa al talent show è ospite della nonna di Dina, dorme sul divano e per potersi pagare da vivere collabora perfino con un istituto geografico che prepara una spedizione in Antartide!
Il risultato di Son Pascal al termine del talent show è il secondo posto e così inizia ad essere ammirato e seguito dal popolo kazako. Scrive un brano, un remake di “Englishman in New York” di Sting, che lui la intitolato “Englishman in Shymkent”, dal nome della città nel Sud del Kazakistan, la terza più popolosa dell’ex repubblica sovietica, in qualche maniera simile a Napoli.
Il singolo esplode su You Tube, un video amatoriale e di scarsa qualità che raggiunge però in breve tempo le settantamila visualizzazioni (in un Paese con poco più di sedici milioni di abitanti, di cui solo il dieci per cento ha accesso ad Internet) e viene trasmessa in ogni radio locale. Sfruttando lo slancio artistico del momento Son Pascal scrive subito altri sei pezzi, alcuni in lingua kazaka.
In Kazakistan ha conosciuto una popolazione veramente aperta e curiosa. All’interno dei confini di questa nazione convivono circa duecentoquaranta etnie diverse tra uzbechi, tedeschi, mongoli. È un paese davvero interessante, racconta lui entusiasta. Certo, non nasconde che l’Italia gli manca, in particolare gli mancano la sua famiglia e i suoi amici.
La storia di Son Pascal è diventata quasi una leggenda tanto che Deejay Tv ha deciso di dedicargli un docureality dal titolo “Pascalistan” andato in onda nel maggio 2014 in cui Pasquale racconta le sue esperienze in questa terra lontana e poco presente nei sogni dei giovani italiani. L’artista, ormai famoso, ha preso a girare il mondo, da New York alla Transilvania, da Praga al Canada e via dicendo. Le giornate sono folli, al pomeriggio riempe gli stadi e alle sera canta alle nozze dei Vip.
È grazie all’artista campano che il Kazakistan si è lasciato travolgere dal ritmo in levare, anche se in realtà Son Pascal non ha uno stile prediletto, piuttosto alterna i vari generi musicali, trai quali il reggae.
Proprio il brano che lo ha reso famoso, “Englishman in Shymkent”, è sul “reggaeggiante”.
Lui con il reggae ci si fonde molto bene, mentre rimane ancora un ritmo abbastanza insolito nei paesi dell’ex Unione Sovietica. Ma Son Pascal è uno che sa stupirci con cose insolite, decidendo di fare ancora di più: questa volta sforna, nel Luglio 2013, un brano reggae, una combination nientemeno che con Albano. Il brano s’intitola “Ainalain” ed è prodotto da Ciro Princevibe Pisanelli e Ernar Myrzabay, il cantato da Son Pascal è in kazako, la parte di Albano in italiano. Il singolo è accompagnato da un video interamente registrato nella tenuta agricola dello stesso artista pugliese.
Il brano riscuote parecchio successo, anche perché Albano nell’est Europa è molto apprezzato.
Nel Maggio 2014 l’artista campano esce con un nuovo singolo in collaborazione con KG Man, voce e leader della band toscana Quartiere Coffee, uno dei gruppi reggae più famosi in Italia ed Europa. KG Man vanta featuring con artisti jamaicani ritenuti il top della reggae music mondiale come Sizzla e Luciano, ma anche con i nostri Raphael, Mellow Mood, Lion D, Babaman e molti altri.
Il brano dal titolo “Qazaq Bolsam”, prodotto da Ciro Princevibe Pisanelli, è accompagnato da un bellissimo video che spopola su You Tube e in TV.
Concludiamo la storia di questo personaggio che ha portato un po’ di Reggae in un paese così lontano dalla sua terra natia, come lontane sono le origini jamaicane della musica reggae.
Persone come Son Pascal sono da ammirare per la forza di volontà con cui rincorrono e raggiungono i loro sogni.
Seguite le sue orme e diffondete la reggae music in ogni angolo del mondo. Perché è una musica che “colpisce senza far provare dolore” e fa bene al cuore!

Servizio stampa RitmoInLevare by: Sevejah & Ambra Del Popolo

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Son Pascal and Anuar Nurpeisov – Englishman in Shymkent

Son Pascal feat. KG MAN – Qazaq Bolsam

Son Pascal feat. Albano – Ainalain

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