Thierry presenta il suo primo singolo, Them Muzzle Ya. Il cantante, batterista e compositore congolese residente in Friuli debutta così con la prima anteprima di quello che sarà il suo album Asante. Questo brano è un buon esempio dell’alta qualità che caratterizza il suo progetto.Le radici africane di Thierry, il suo amore per il roots reggae e la collaborazione con musicisti di altissimo livello, insieme al mix e master realizzati in Giamaica sono gli ingredienti di questo promettente lavoro.
Them Muzzle Ya ha un suono fresco e innovativo, pur rimanendo nel roots reggae più profondo. Come per il resto dell’album, Thierry ha curato ogni singolo dettaglio di questo pezzo: arrangiamenti meticolosi, cori e fiati precisi ed elaborati e un dub ben bilanciato.
La caratteristica voce roca di Thierry canta della maschera che siamo costretti a indossare ogni giorno, descrivendola come la forma più antica ed efficace di schiavitù. “Scoprire chi siamo sarà la nostra più grande forza, rendersi conto che siamo sempre la versione migliore di noi stessi sarà la nostra arma più grande. Togliamoci la maschera e iniziamo finalmente a vivere”, spiega.
Per l’artista africano non ci sono confini, e applica questa filosofia alla creazione della sua musica, come dimostra l’internazionalità del gruppo di artisti e tecnici coinvolti in questo progetto. Il singolo è stato registrato al Mushroom Studio in provincia di Pordenone, prodotto, mixato e masterizzato agli Anchor Studios di Kingston 7 dal vincitore di vari Grammy Award Delroy Phatta Pottinger, edito da Lucia Chankersingh di Rising Roots Entertainment, ed è pubblicato dall’etichetta di Thierry, 333 Music Lab.
Them Muzzle Ya è ora disponibile sulle piattaforme digitali e il videoclip uscirà il 9 maggio.
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TESTO:
Thierry – Them Muzzle Ya
Emotion get the living, throw your mask away
Yes he get the living
Wake up this morning
emotion I wear can talk about me
every morning
put down the mask don’t let them muzzle ya
I don’t give power to the deepest
He’ll take me down down down down down
Share my light with people
I will birth again again
How many faces ( how many faces for every feeling )
for every feeling. ( and I don’t let them I don’t let them )
The first choice is basic
But I don’t let them I don’t let them I don’t let them
Pump down my volume stealing my freedom
This is one thing them
Tell me I’m a full tell me I’m done
don’t let them muzzle ya
Wake up this morning
emotion i wear can talk about me
every morning
Put down the mask don’t let them muzzle ya
Put down the mask now time to show your face
The way you’re real the way ya fake
This situation in which those… are driving the thinking
People try surviving to them I can not name no really
Tell me what do you think about oh
My dear friend
Open your eyes and look to them
Them a no human
Them are not human no
Put down the mask don’t let them muzzle ya
That’s not helpfully no no
I want breathe
No don’t point me guilty
No more
Emotion get the living
Throw your mask away, yes he get the living
CREDITI:
Music and lyrics: Thierry
Musicians: Paolo Gavasso (keyboards and organs), Guzo (bass), Leonardo Duranti (guitar), Alessandro Petrussa (hand percussions), Giorgio Giacobbi (saxophone), Roberto D’Azzan (trumpet), Max Ravanello (trombone), Rosa Mussin, Francesca Lucia Rossi and Daisy De Benedetti (backing vocals)
Sound engineering and recording: Enrico Berto at Mushroom Studio
Drum technician: Pablo De Biasi
Mix: Delroy Phatta Pottinger at Anchor Recording Studios
Master: Mario Syantis Lawrence
Publishing: Rising Roots Entertainment LLC
Label: 333 Music Lab
Photo: Juan Carlos Marzi and Andrea Gottardi
Artwork: Amanda Vallar
BIOGRAFIA
Thierry è un artista congolese, batterista e cantante, costretto ad emigrare e trovare rifugio in Italia a causa della guerra civile che da decenni destabilizza a tempi alterni la splendida vita equatoriale.
È nato a Katana sul lago Kivu ed ha vissuto a Bujumbura, ex capitale del vicino Burundi, dove all’età di otto anni inizia il suo primo approccio allo strumento. Viene seguito dagli artisti Jean Cristophe Matata e Canjo Amissi, entrambi icone burundesi degli anni ‘70, ‘80 e ‘90. Con loro impara le basi didattiche e l’applicazione delle stesse in canto, chitarra, batteria e percussione.
Figlio d’arte con madre batterista/cantante e direttrice del coro Santa Cecillia da lei fondato nel 1972 e padre violinista apparso nelle prime riprese televisive italiane e tenore del Coro della SOSAT. Entrambi diedero notevoli spunti alla sua crescita artistica, condividendo l’ascolto della musica senza limiti, da quella tribale a quella sinfonica, dal pop alla classica, dal reggae al rock, dal jazz alla world music e molto altro ancora.
La sua passione lo porta a frequentare il conservatorio di musica moderna di Milano (CPM). Nel percorso dedicato al jazz afro-cubano, si specializza in batteria e percussioni, aggiungendo pianoforte e voce come complementari.
Protagonista in molte produzioni internazionali, sia in studio che nelle esibizioni dal vivo, decide durante la pandemia di mettere nero su bianco quello che è il suo sogno, Asante, album di debutto la cui uscita è prevista per l’estate 2023.
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